Come si combatte l’invecchiamento

La nuova scoperta è proprio quella di poter vivere di più e meglio grazie ad una riduzione di calorie nel corpo, infatti il lavoro tra il metabolismo e le molecole aiutano la salute ad essere migliore e a rallentare l’invecchiamento.
A dirlo è stato Luigi Fontana, direttore del Reparto di Nutrizione ed Invecchiamento dell’Istituto Superiore di Sanità, che sta conducendo uno studio che si occupa del lavoro che viene fatto dal metabolismo del corpo e delle molecole dell’invecchiamento, studiando proprio la relazione tra queste e le malattie neurodegenerative, i tumori e le malattie cardiovascolari, con lo scopo di aumentare e migliorare l’età media delle persone.
Quello che maggiormente è da tener controllato, sono le vie di segnale intracellulare delle vie metaboliche, tra le quali una molto importante è la via del fattore di crescita insulino, questo lo si può fare tenendo sotto controllo le calorie dal 10 al 50% per poter diminuire l’invecchiamento e il rischio di malattie. Oltre a una buona alimentazione, è consigliabile utilizzare creme anti-invecchiamento apposite, che unite a uno stile di vita sano permettono di ottenere risultati reali e tangibili.
Inoltre il rischio di cancro diminuisce se il metabolismo lavora meglio e maggiormente attraverso una dieta con molte vitamine, fitocomposti e sali minerali e poche calorie, questo non è tutto in quanto sempre Luigi Fontana sostiene che, il desideri di ognuno di noi di poter vivere fino a 90-100 anni in salute sarà presto esaudito, in quanto il suo obbiettivo è proprio quello di capire le molecole che regolano l’invecchiamento e anche le malattie che derivano da esso.
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Anche se bello, non tutto è sempre positivo, infatti lo stesso Fontana specifica che, se da una parte la diminuizione di calorie può portare dei benefici, dalla’altra si possono avere degli effetti negativi come il tumore alla mammella e alla prostata, questo deriva dal fatto che il corpo subisce un calo della libido e questo porta a una diminuizione dei livelli del testosterone il quale regola proprio il rischio dei tumori sopraindicati.
Un altro fattore negativo è la riduzione del metabolismo basale il quale porta la modifica del il sistema di termoregolazione del corpo, ciò sta a significare che oltre al rischio dei tumori alla prostata e alla mammella la diminuizione di calorie porta ad essere più sensibili al freddo.
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