Cosa sono i radicali liberi?

I radicali liberi sono delle molecole caratterizzati da instabilità, ossia molecole che possono essere definite non complete e, quindi, pronte a reagire con altre molecole quando vi sia la possibilità di essere completata.

Negli ultimi anni, si sente parlare sempre più spesso parlare di modalità per combattere i radicali liberi: queste molecole rappresentano, infatti, un vero e proprio problema alla salute dell’organismo.

E’ bene specificare che i radicali liberi sono regolarmente presenti all’interno delle cellule e, anzi, contribuiscono alle reazioni necessarie per la produzione di energia. Tuttavia, in taluni casi, queste molecole si accumulano creando una serie di processi di ossidazione, ossia di invecchiamento. In situazioni normali, i processi di ossidazione riescono ad essere contrastati da uno stile di vita normale ma, negli ultimi cinquant’anni, a causa di fumo, smog, alimentazione erronea e altre cattive abitudini, la formazione di radicali liberi viene incrementata.

Come combattere i radicali liberi

Proprio per questo motivo, la ricerca ha iniziato a cercare delle modalità, ossia delle molecole, in grado di combattere l’ossidazione prodotta dai radicali liberi. Tutti gli elementi in grado di contrastare l’invecchiamento cellulare per ossidazione, sono detti anti-ossidanti.

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I recenti studi scientifici hanno messo in evidenza che l’ossidazione generata sull’organismo umano è strettamente collegata ad una serie di problemi quali, invecchiamento precoce della pelle o degli altri organi, cataratta, arteriosclerosi altre problematiche, sono connessi alla mancanza di elementi in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi stessi.

Per questo motivo, tutte le persone che vivono in contesti più salutari, che praticano un’attività sportiva costante ma non eccessiva (l’attività fisica eccessiva infatti, incrementa la produzione di radicali liberi) e mangiano molta frutta e verdura, hanno una maggiore possibilità di contrastare l’azione ossidante dei radicali liberi.

Ma come fare a contrastare queste molecole così nocive? Per prima cosa è necessario comprendere cosa sono i radicali liberi: essi, infatti, possono essere differenti, anche se quelli più comuni sono l’anione dell’ossigeno (indicato con O2-) e lo ione ossidrile (OH-).

L’età: il nemico dei radicali liberi

Da giovani, la produzione di molecole che contrastano l’attività dei radicali liberi è molto elevata ma, con il passare degli anni, i radicali liberi vengono tamponati con maggiore difficoltà per cui diventa più complicato, a meno di non effettuare una corretta integrazione di antiossidanti, smaltire le molecole dannose. Si vengono quindi a creare delle situazioni di difficoltà, in cui le cellule non riescono a smaltire tutte le molecole di radicali liberi: si parla allora di stress ossidativo.

Lo stress ossidativo può essere lieve o grave: in quest’ultimo caso si può verificare un precoce invecchiamento dell’organismo. Attenzione, però: quando si parla di invecchiamento non si parla solo di formazione di rughe e di invecchiamento estetico. Si parla soprattutto di invecchiamento cellulare, con conseguente peggioramento delle funzioni dei vari organi, dei muscoli e del sistema scheletrico.

Si possono quindi registrare perdita di memoria, difficoltà nella concentrazione, abbassamento delle difese immunitarie, diminuzione della massa muscolare, abbassamento dell’elasticità venosa con conseguenti problemi cardiovascolari e molto altro. Quando si ha il dubbio di essere soggetti a stress ossidativo si possono effettuare delle analisi del sangue che permettono di valutare la concentrazione di alcuni elementi che sono lo specchio della presenza di elevate quantità di radicali liberi nell’organismo. L’elevata reattività di queste molecole, infatti, le porta ad avere una vita talmente breve che difficilmente si possono misurare in via diretta.

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