Alitosi: cos’è e quali sono le cause?

L’alitosi è un disturbo per il quale il proprio alito ha un odore sgradevole. Soffrire di alito cattivo può essere il sintomo di una patologia sottostante, da indagare anche chiedendo consiglio al proprio medico di base o al proprio dentista di fiducia, o semplicemente una condizione dettata da una scorretta routine igienica orale quotidiana.
In ogni caso, l’alitosi può rappresentare un problema tanto fisico quanto psicologico, in quanto mette a disagio chi ne soffre e lo porta a limitare, o a vivere con imbarazzo, i rapporti sociali.
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Le cause dell’alitosi possono essere molteplici e, quasi sempre, facilmente risolvibili, con qualche accorgimento o seguendo i consigli del medico. Il motivo più comune di alito cattivo è dato da una scorretta igiene orale.
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La bocca è il luogo dove si effettua la prima digestione e dove avviene la masticazione: residui di cibo che restano tra i denti o nel solco gengivale possono, se non rimossi adeguatamente con spazzolino e filo interdentale, fermentare e causare il proliferare dei batteri.
Sono proprio questi che conferiscono al cavo orale un odore sgradevole, che può essere avvertito da se stessi ma anche dagli altri, quando si sta molto vicini a qualcuno o quando si parla.
Se il problema di alitosi deriva da questo la risoluzione è molto semplice: imparare e mettere in pratica, tre volte al giorno, il corretto modo di lavarsi i denti.
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Lavarsi i denti
È importante spazzolare per qualche minuto tutta la dentatura, massaggiando anche le gengive, per rimuovere la placca che s’installa tra dente e gengiva e ricordarsi di spazzolare, delicatamente, anche la lingua, il palato e l’interno delle guance. Infine, è importante ricordarsi di terminare l’operazione, almeno una volta al giorno, utilizzando il filo interdentale. In commercio esistono diversi colluttori che aiutano a risolvere il problema dell’alitosi e deodorano il cavo orale per molte ore.
A proposito di igiene orale sarebbe consigliabile, periodicamente, fare visita al dentista, per sottoporsi ad una pulizia professionale. Altre possibili cause dell’alitosi sono da attribuirsi a problemi digestivi: quando si esagera col cibo o si fanno pasti troppo ricchi di grassi, magari accompagnando il tutto con del vino o altre bibite alcoliche, è possibile, dopo qualche ora, accorgersi di avere l’alito particolarmente pesante.
Questa condizione, se occasionale e correlata ad un pasto straordinario, è normale e capita a tutti: i processi digestivi laboriosi producono più tossine e gas del necessario nell’intestino, che si manifestano anche in questo modo. Sempre relativamente alla digestione, a volte può succedere che l’alitosi sia un sintomo di problemi intestinali o di stomaco: se ci si accorge di avere questo problema sempre dopo aver mangiato un determinato alimento sarebbe il caso di parlarne al proprio medico di famiglia, che potrà ipotizzare un’eventuale intolleranza.
Se l’alitosi, invece, diventa una caratteristica costante, a prescindere dall’alimentazione che si segue, allora è bene indagare facendosi prescrivere gli esami che il curante riterrà necessari.
Le cattive abitudini
L’alitosi può manifestarsi anche a causa di abitudini di vita poco salutari: il fumo ne è l’esempio principale. I fumatori trattengono nel cavo orale una percentuale dell’odore e del sapore della sigaretta, che può impregnare l’aria che circola nella bocca e dar adito ad alito cattivo. A questo inconveniente si può rimediare lavandosi i denti più spesso o masticando dei chewing-gum specifici, che si acquistano in farmacia senza necessità di ricetta medica in quanto non sono farmaci ma prodotti alimentari.
Infine, un’altra condizione che provoca alitosi è il digiuno prolungato: quando non si mangia per molte ore, il corpo inizia ad usare come fonte energetica le proteine ed i grassi, entrando in quella condizione chiamata “chetosi”. Una delle manifestazioni principali della chetosi è proprio l’alitosi temporanea, che sparisce non appena si assumono carboidrati o zuccheri.
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